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Il consumo di olio d’oliva riduce il rischio di mortalità per cancro

Un cucchiaio d'olio evo

La Fondazione Umberto Veronesi e l’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed provano gli effetti benefici dell’Evo sulla prevenzione ai tumori.

Mangiare ogni giorno tre cucchiai di olio d’oliva riduce il rischio di mortalità per cancro. Lo rivela uno studio congiunto di Fondazione Umberto Veronesi e Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed che ha analizzato i dati di 23mila italiani. La ricerca conferma quanto già emerso in un progetto simile dell’Università di Harvard: il consumo quotidiano di Evo fa diminuire il rischio di mortalità per tumore del 13,7%.

Olio d’oliva riduce rischio cancro: la ricerca

Il progetto italiano si chiama Umberto ed è stato condotto dalla piattaforma congiunta Fondazione Umberto Veronesi ETS e Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione del Neuromed di Pozzilli, in collaborazione con l’Università Lum Degennaro di Casamassima. Pubblicata sulla rivista European Journal of Clinical Nutrition, la ricerca ha analizzato uomini e donne di età media 55,4 anni, partecipanti allo studio epidemiologico Moli-sani.

Il campione composto da 23mila persone è stato seguito per oltre 12 anni. A disposizione dei ricercatori sono state messe dettagliate informazioni sui consumi alimentari. Da questi dati è emerso che chi consuma quotidianamente olio d’oliva ha tassi più bassi di mortalità sia per le malattie cardiovascolari che per quelle oncologiche, indipendentemente dalla qualità complessiva della dieta.

Un cucchiaio d'olio evo
L’olio d’oliva ha effetti benefici anche sulla prevenzione dei tumori

I partecipanti allo studio hanno un consumo medio di Evo di 23,3 grammi al giorno. Il consumo maggiore, pari o superiore a tre cucchiai quotidiani pari a 30 grammi circa, è risultato essere associato a una minore incidenza di tutte le cause di morte. L’analisi dei biomarcatori infiammatori, metabolici, cardiovascolari e renali conferma che con il consumo più elevato di olio il tasso di mortalità scende del 13,7% per i tumori e del 21,2% per tutte le altre cause.

La riduzione di mortalità per cancro si spiega con un miglioramento del profilo di alcuni fattori di rischio tipicamente legati alle patologie cardiovascolari. L’ipotesi dell’indagine è che le malattie croniche diverse, come i tumori e gli infarti, potrebbero condividere i medesimi fattori di rischio e meccanismi molecolari.

Olio e dieta mediterranea centrali per la salute

I ricercatori sottolineano la necessità di integrare l’olio d’oliva nelle abitudini alimentari quotidiane e in una nutrizione complessiva attenta ai cibi naturali. Lo studio specifica infatti che la dieta mediterranea è associata in generale ad un rischio minore di mortalità nelle persone con diagnosi di tumore.

Una ricerca sempre del progetto Umberto, pubblicata sulla rivista statunitense Jacc CardioOncology, ha analizzato i dati di 800 adulti italiani, uomini e donne, che avevano già avuto una diagnosi di tumore. L’analisi ha mostrato che il target che ha abbracciato uno stile alimentare ispirato ai principi mediterranei vive più a lungo rispetto a chi non ha aderito alla dieta mediterranea: il 32% rispetto al 60%.

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ultimo aggiornamento: 22 Luglio 2024 14:39

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